L’Opera Broadcast Video Service: ripresa post-Covid, quanti problemi

“Ripresa post emergenza Covid, costi in più, mancanza di organizzazione e difformità nelle procedure da rispettare tra i vari stati.” Michele Infante, L’Opera Broadcast Video Service.

A distanza di pochi mesi dalla ripresa delle attività di produzione televisiva in ambito sportivo, seppure in assenza di pubblico, abbiamo chiesto a Michele Infante de l’Opera Broadcast Video Service, di tracciare il punto della situazione post pandemia dal suo “osservatorio”, in qualità di service televisivo da 35 anni sul mercato, impegnato su produzioni internazionali, di cui molte sportive.

Michele Infante

La risposta di Michele Infante:
“Le produzioni che avevamo in cantiere all’inizio della pandemia sono state del tutto interrotte, come il Basket Serie A maschile o anche il volley. Qui il campionato è stato completamente cancellato, mentre i campionati automobilistici e motociclistici sono stati spostati di un paio di mesi e concentrati in un calendario più fitto.
Dove tutto doveva concludersi in settembre o ottobre, ora molte gare si sta stanno ancora svolgendo e si devono conclude in novembre e dicembre.
Questo ha creato non pochi disagi per l’evidente concentrazione delle date e il loro possibile accavallamento: il lavoro diluito in un anno è stato schiacciato in un tempo contratto che ci sta obbligando a uno stress lavorativo maggiore del previsto per mantenere i nostri standard di qualità.
Per la prima volta ci troviamo a seguire un campionato automobilistico a Dicembre, ma così è, e dobbiamo farlo.
Siamo a metà ottobre e restano da seguire ancora diverse prove del campionato motociclistico per la Federazione Motociclistica Italiana e due campionati automobilistici, uno di ACI Sport e uno straniero.
Il campionato di ACI Sport si concentra su due giornate di gara e moltissime prove che vanno in onda su emittenti diverse, come la gara delle Porsche che è in onda su SKY, il GT in onda su RAI e altre prove in onda su MS Auto Moto Tv.

Molte prove vanno in onda all’estero, come la Formula4 e la Formula Regional diffuse metà in Italia e metà all’estero su piattaforme di streaming.
Noi diamo le coordinate di discesa alle varie emittenti e ognuna ridiffonde il suo campionato di riferimento”.

Due mezzi per molte prove

L’Opera Broadcast su ogni circuito ingaggia un mezzo mobile, un uplink satellitare, un tender con tutte le attrezzature utili e un gruppo elettrogeno, quindi ben 4 veicoli.
La maggior parte delle competizioni è seguita dalla regia principale, OB7, grazie a un buon incastro delle date delle gare.
Dove, invece, si ha una sovrapposizione su un paio di gare contemporanee, viene ingaggiato un altro mezzo proprietario dell’Opera che è l’OB5.
L’OB7 è il mezzo ammiraglia costituito da un bilico da 14 m., Regia Mobile 7 – 4K (UHD-HDR) che gestisce fino a 24 telecamere 4K con una tripla espansione, su un totale di 61 mq2 e ben 7 ambienti separati. A bordo troviamo una doppia regia video e una doppia regia audio con ingressi indipendenti su 10 aree di produzione indipendenti, così da permettere di gestire due eventi in contemporanea con due equipaggi, oppure uno solo evento in duplice configurazione, ossia come host broadcaster e come personalizzazione unilaterale.

La regia mobile OB5 in Full HD prevede una furgonatura Iveco Strails passo 6050 con tre ambienti separati e doppia parete estraibile in regia.
Il mezzo gestisce fino a 18 telecamere in HD in un ambiente molto ampio e comodo di 12 m x 2,50 mt che diventano 5,00 m con le pareti aperte.
Sostanzialmente le regie non hanno subito adeguamenti dovuti alla pandemia, infatti entrambi i mezzi sono di dimensioni talmente grandi da poter garantire il distanziamento sociale anti-contagio tra gli operatori.
Dove alcune prove richiedono personale aggiuntivo, vengono adottati a bordo anche degli appositi pannelli di separazione in plexiglass per separare meglio le postazioni di lavoro.

Michele Infante prosegue:
“Il Covid ci ha creato molti problemi di tipo economico perché gli operatori e i tecnici in trasferta alloggiano in camere singole.
Prima di partire per una tappa estera siamo obbligati a fare i controlli a tutti e una troupe media di 33 tamponi da fare crea forti costi esterni al contratto che non riesco a farmi riconoscere dal committente.
I prezzi stabiliti prima del covid ci obbligano a soddisfare i contratti assorbendo questi costi extra e nei viaggi verso l’estero siamo obbligati a realizzare tamponi anche al ritorno, quindi con costi complessivi molto elevati”.

L’OB7 de l’Opera allo Stadio Artemio Franchi per Italia-Moldavia

L’Opera schiera su ogni circuito 35 addetti che creano un feed col program video grazie a 14 telecamere HD, postazioni di commento in italiano e altre di commento in inglese; quindi viene creato un audio stereo follow video in lingue separate.
Sul circuito due radio camere aggiuntive seguono i giornalisti nelle pit lane con aste microfoniche, per le interviste ai vincitori della gara e i piloti concorrenti in prima fila.
Nell’autodromo, gli addetti ai lavori per ogni evento ammontano a circa 900 persone, anche in assenza di pubblico.
La stagione prevede gare ogni domenica fino a Dicembre e su alcuni circuiti minori come Vallelunga, viene impiegato un numero inferiore di telecamere.

Michele Infante si lamenta:
“Il covid, oltre a minacciare seriamente la salute di tutti, ha creato molte problematiche economiche e diminuito la redditività del nostro lavoro, infatti lamento moltissimo la difformità procedurale tra i vari stati in merito alle normative anti contagio. Tutto rimane poco chiaro e le regole per entrare e uscire dagli stati risultano ancora diverse e confuse. Ad esempio, ai turisti in Spagna non è richiesto il tampone, mentre per entrare in autodromo a Barcellona, il tampone è obbligatorio.
Il costo del tampone si aggira sui 120 euro. La validità è di 72 ore e per averne i risultati sono necessari fino a due giorni. Il personale – come abbiamo detto 35 persone per ogni gara – deve rifare il tampone al rientro, quindi i costi in più sono rapidamente fatti.
L’attuale situazione di incertezza che vede alcune zone europee più colpite per una ripresa del numero dei contagi, potrà causare ulteriori disagi, infatti già sembra che l’ultima tappa prevista per Madrid sia a rischio, mettendo tutto ancora in forse e ponendo molte nuove incognite”.

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